lunedì 25 aprile 2016

Rubrica: Ricorrenze - 25 Aprile

Ciao a tutti cari lettori!
Oggi è il 25 Aprile e mi sembrava l'occasione per inaugurare la nuova rubrica Ricorrenze, sarà una rubrica pubblicata casualmente in cui presenterò dei libri che riguardano determinati eventi.
Ma parliamo di oggi, cosa si festeggia in realtà?

Il 25 Aprile 1945 attraverso un comunicato "Il comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia" (Clnai, costuito nel 1943) dichiara la libertà dell'Italia dall'occupazione nazi-fascista. Quel giorno furono liberate: Torino e Milano. Ma cosa successe veramente? Centinaia di migliaia di famiglie italiane messe in ginocchio da due guerre e stanche di 25 anni di dittatura appoggiano la resistenza, proteggendo e dando sostegno ai partigiani, mentre un buona parte della popolazione fedele ancora al fascismo si oppone alla resistenza provocando una vera e propria guerra civile. Il 25 aprile 1945, nonostante non sia ufficialmente il giorno di fine della guerra, è considerato il giorno in cui l'Italia ha messo le basi della Democrazia odierna.

Ecco 3 libri che ho scelto tra quelli consigliati dalla Mondadori, li ho scelti perché non sono libri che raccontano la storia da fuori o in modo oggettivo ma sono racconti in prima persona, di diversi punti di vista, sono storie di speranza ma anche di sofferenza, di paura ma anche di forza... 



Io, partigiana. La mia resistenza - Lidia Menapace 

Lidia Menapace è nata nel 1924 a Novara, vive a Bolzano. Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, in questo libro racconta la sua esperienza nella Resistenza attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e collettivo. La tessera del pane e i bombardamenti, la solidarietà tra famiglie e le fughe in bicicletta, la distribuzione dei giornali clandestini e la paura dei posti di blocco dei nazifascisti, la consegna dei messaggi in codice imparati a memoria, l'aiuto prestato a un giovane ebreo nella fuga in Svizzera, i libri sui sindacati letti di nascosto, lo studio al lume di candela durante il coprifuoco... E poi, la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che ha posto le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società solidale e partecipata il quale, se trovò un seguito forte nella Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell'Italia. Ma, come le scriveva in un bigliettino il generale Alexander, comandante delle forze alleate, "Lidia resisté"; e la Menapace continua ancora oggi a combattere. Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente, corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche un pubblico di giovani.

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Il partigiano Johnny - Beppe Fenoglio

Johnny, la Resistenza e le Langhe sono i tre protagonisti a pari titolo di questo romanzo, trovato tra le carte di Fenoglio dopo la morte. Cronaca della guerra partigiana, epopea antieroica in cui l'autore proietta la propria esperienza in una visione drammatica, Il partigiano Johnny rivela un significato umano che va ben aldilà di quello storico-politico. Dalla formazione delle prime bande fino all'estate del '44 e alla presa di Alba seguiamo l'odissea di Johnny e dei suoi compagni fra gli ozi forzati nei casali, le imboscate contro gli automezzi fascisti, le puntate per giustiziare una spia in pianura, le battaglie campali, i rapporti tra le varie formazioni ribelli. 

Link all'acquisto-->Il partigiano Johnny

Fasciste di Salò. Una storia giudiziaria - Cecilia Nubola 

Tra il 1943 e il 1945 molte donne aderirono alla Repubblica sociale italiana e si schierarono a fianco dei tedeschi. Una parte di loro erano 'donne in armi'; inquadrate in bande e brigate nere, parteciparono a rastrellamenti e stragi, commisero omicidi e torture nei confronti di civili e partigiani. Altre erano spie al servizio dei tedeschi o degli uffici politici della RSI, denunciarono ebrei e partigiani contribuendo attivamente alla loro cattura e molto spesso alla loro morte. Nel dopoguerra furono processate e condannate per collaborazionismo. Le storie di queste fasciste saloine (e di alcuni loro camerati) permettono di riflettere su alcuni temi rilevanti per comprendere l'Italia uscita dal fascismo e dalla seconda guerra mondiale: il rapporto di queste donne con la violenza, le posizioni di dura condanna o di clemenza assunte dalle Corti nei loro confronti, le strategie che misero in atto per negare le accuse o per difendersi, l'atteggiamento dell'opinione pubblica. È una storia che non si conclude nelle aule dei tribunali. Le scelte politiche dei governi del dopoguerra, i numerosi provvedimenti di clemenza (amnistie, grazie, liberazioni condizionali), a partire dall'amnistia Togliatti del 1946, permetteranno, nel giro di un decennio, il ritorno in libertà degli ex fascisti, uomini e donne.



Io purtroppo non li ho letti ma spero di riuscire a farlo, ammetto di peccare di conoscenze storiche, voi li avete letti, li consigliereste?

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