lunedì 28 marzo 2016

The Danish Girl - David Ebershoff

Ciao a tutti, bentornati e Buona Pasqua! Ecco la mia nuova recensione, se il film è intenso il libro lo è molto di più, se il film vi è piaciuto, il libro lo amerete. Buona lettura!! Voto 4

Note sul libro e sull’autore
Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. Per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere. E’ un libro, scritto nell 2000 da Davide Ebershoff tratto dalla vera storia di Lili Elbe che è stata la prima persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale e ad essere identificata come transessuale.

Recensione non spoiler
Il trailer del film “the Danish girl” mi aveva incuriosito parecchio e non mi sono fatta scappare l’occasione di leggere il libro ancora prima di vederlo e lo apprezzato moltissimo nonostante io non sia un’amante del genere. The “Danish girl” è una storia di dolore ma anche di amore, di uno di quelli che va oltre ogni barriera fisica e sociale, è un film emozionante e coinvolgente. Narra della vita di Lili, una giovane di 24 anni "intrappolata" nel corpo di Einar, un uomo di 35, e di sua moglie Greta (Gerda nel film). I personaggi sono due pittori che vivono la loro vita a Copenaghen nel primo dopo-guerra, lei ritrattista, lui paesaggista, lei una bella donna californiana di famiglia agiata e lui un povero ragazzo proveniente dalle paludi dello Jutland. La loro vita procede tranquilla fino al giorno in cui per una coincidenza verrà stravolta completamente dalla consapevolezza di Einar di essere due persone in una. Tutto il racconto è un’analisi psicologica dei due personaggi, arricchita da flashback e da descrizione molto particolareggiate dei paesaggi dell’Europa e della California del primo 900. È un libro appassionante che si legge tutto d’un fiato, nonostante la ricchezza di particolari e descrizioni.


Recensione Spoiler
Caratterizzazione di ambiente e personaggi: Voto 4
La cosa che più ho apprezzato di questo libro sono i continui flashback che nonostante appesantiscano un po’ la narrazione fanno comprendere meglio la psicologia dei personaggi. Dal racconto visto dal punto di Greta Wund scopriamo molte cose sul suo passato e si intuisce che nonostante la “spina dorsale da cowboy”, cioè la forza ed il coraggio che la contraddistinguono è una persona che ha sofferto molto. Si innamora del professor Einar Wegener nella scuola d’arte di Copenaghen ma a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale è costretta a trasferirsi in California, la sua terra madre. Dopo alcuni momenti infelici in cui sente nostalgia della Danimarca Greta si innamora di Teddy Cross un ceramista e dopo non molto tempo si sposano. Teddy è il secondo amore della sua vita, un amore destinato a durare molto poco perché dopo la nascita di un figlio morto, lo studio da ceramista bruciato la salute dell’uomo inizia notevolmente a peggiorare e dopo pochi mesi una malattia alle ossa lo porta alla morte. Greta torna così dopo 5 anni a Copenaghen si ricongiunge con il suo primo amore.  Einar scopriamo invece che il ragazzo ha sempre manifestato alcuni segni di incertezza sessuale, dal fascino verso i vestiti di sua madre, morta prematuramente, che a volte amava indossare e dalla sua strana amicizia con Hans, un bambino della sua età che viveva vicino a lui ed era figlio di un barone.
La storia quasi completamente vista da Greta ci aiuta a capire quanto lei effettivamente ami suo marito, mette il bene di lui quasi sempre davanti a tutto, non fa troppe domande, è molto comprensiva, forse troppo tanto che a volte le sue reazioni mi sono parse un po’ troppo finte e innaturali, cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa, davanti a lui lei non nega mai una volta dell’esistenza di Lili. Ma a parte il primo impatto un po’ negativo Greta è una donna incredibile, è forte e decisa, si carica del peso della famiglia quando Einar diventa troppo Lili per continuare a dipingere, diventa una moglie ed una amica e cerca di sostenerlo in tutto. Dopo le continue emorragie di Einar, è lei a spingerlo a visitare dei dottori, è lei che si rende conto che suo marito sta vivendo una vita a metà e che l’unico modo per far si che sia una vita piena è la chirurgia. Greta soffre molto mentre si rende conto che sta perdendo il marito, ma gli rimane sempre accanto, non lo tradisce mai, nonostante senta il bisogno di un uomo accanto. Lo protegge dalla società che lo circonda e che disprezza le condizioni di sessualità ambigua come quella di Einar, anche quando sono entrambi costretti a trasferirsi a Parigi per fuggire dall'accusa di essere un “pericolo per la società”.
Il personaggio di Einar è molto complicato, è un ragazzo timido che sua moglie spesso descrive con un corpo da bambino, è un pittore discretamente famoso che adora dipingere le zone paludose da dove proviene, nonostante i suoi anni di tranquillità, l’amore per Greta che ha sempre ritenuto la sua donna perfetta è sempre profondamente infelice e sente che c’è qualcosa di strano il lui, fino alla comparsa di Lili. Da quel momento Einar comincia a vivere una doppia vita, quella del pittore sempre preso dal lavoro e quello della graziosa ragazza, amante dei bei vestiti, delle passeggiate, della compagnia degli uomini e del teatro. Ma la sua non è solo una doppia vita, Lili è veramente una persona a sé, tanto che dichiara infatti di non ricordare molte delle cose che succedono quando è nei panni di Einar, come se le sentisse solamente raccontare e non le vivesse lei in prima persona. La mattina Lili fa compere, va a nuotare in piscina mentre il pomeriggio Einar visita i locali a luci rosse osservando prostitute nude e ballerine. Inizia sempre più ad essere Lili e sempre meno lui. Einar segue un percorso che lo porta alla scoperta della sua sessualità, capisce che a Lili piace farsi guardare dagli uomini, comincia a percepire il pene come inutile. L'apice della sua sofferenza arriva un pomeriggio in cui profondamente scosso dalla visita ad un locale decide di concedersi solo un anno: trovare una soluzione o il suicidio. Dopo una serie di visite mediche con dottori che lo considerano prima pazzo, poi schizofrenico, poi semplicemente omosessuale, è proprio Greta a trovare la soluzione al suo problema mettendolo in contatto con il professore Bolk, un chirurgo che compie il miracolo, per la prima volta nella storia della medicina trasforma un uomo in una donna. Da quel momento Einar è morto e Lili è nata, più felice che mai nonostante le continue fitte di dolore dovute alla continue operazioni. Trova lavoro come venditrice di profumi ed è finalmente felice, decide di trasferirsi a New York con l’uomo di cui si è innamorata, lasciando a Greta la libertà di vivere la propria vita. Purtroppo è proprio la promessa di matrimonio che la convincerà ad un’ultima operazione per acquistare la fertilità che le sarà fatale. Di Einar non ho ben capito il comportamento nei riguardi della moglie, lui dichiara sempre di amarla, di aver bisogno di lei e le è eternamente grato per aver permesso la nascita di Lili ma a volte sembra quasi non rendersi conto di quanto invece stia soffrendo Greta. Il passaggio più bello a mio parere:
“Per uscire, Lili si aggrappava con la sua mano rorida a quella di Einar, che la rassicurava sul fatto che il mondo vivace e tumultuoso era suo. Si sedette sul letto. Chiuse gli occhi. La strada era piena degli scoppiettii delle auto e il vento faceva sbattere le finestre del terrazzo. Dietro le palpebre vide luci colorate eruttanti contro lo sfondo nero, come i fuochi d’artificio del sabato prima sopra il porto di Mentone. Sentiva il battito del cuore che rallentava. Sentiva il cerotto appiccicoso attaccato al pene. Un piccolo frullo d’aria gli salì su per la gola. Ansimò sentendosi venire la pelle d’oca sulle braccia e sulla schiena. Un brivido, e fu Lili. Einar era lontano.”
Il romanzo è veramente seducente ed in alcune parti struggente ed emozionante, si percepisce in ogni pagina la sofferenza di entrambi ma anche il profondo amore e rispetto che lega i due o meglio i tre personaggi.

Scrittura: Voto 4

La scrittura a volte rimane un po’ pesante soprattutto in alcune descrizioni non troppo interessanti ma tutto sommato è leggibile e piacevole, le descrizioni ti fanno immergere realmente tra le strade di Dresda, Parigi, Copenaghen e Pasadena.

4 commenti:

  1. Ciao sono una nuova follower e book blogger amministratrice di ilcuoreinunlibro.blogspot.com
    Questo libro mi ha da subito attirata e me lo sono regalata. Però quando acquisto un libro lo lascio decantare come un vino appena stappato. Arriverà il suo momento :-)

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  2. Anche io ho moltissimi libri che aspettano in libreria o sul computer, solo che credo che ogni libro richieda un momento specifico! Ci sono libri che solo letti in determinate condizioni riescono ad attratti e a conquistarti, quindi se aspettano significa che non è il loro momento :)

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  3. Cavolo, mi ero persa questa recensione, damn me! Sono un sacco curiosa di leggere il libro dopo aver amato così tanto il film (Eddie----->) quindi è di diritto nella mia wishlist! *-*
    Baci!

    -Violet

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